Gravidanza-extrauterina

La gravidanza extrauterina si verifica quando l’impianto dell’embrione avviene al di fuori della sua normale sede, ossia l’utero. Si tratta del caso più frequente di gravidanza ectopica e spesso e volentieri viene diagnosticata tardi, cosicché la donna si trova a vivere un vero e proprio trauma. Se l’impianto avviene al di fuori dell’utero, la gravidanza non può essere portata avanti e quindi le possibilità di avere un bambino svaniscono all’improvviso. Purtroppo in molti casi non ci sono nemmeno sintomi evidenti e la diagnosi avviene dopo diverse settimane dalla scoperta di essere rimasta incinta.

Fortunatamente però, al giorno d’oggi la gravidanza extrauterina viene riconosciuta e trattata in tempi più rapidi rispetto al passato. Anche se quindi si tratta di una condizione di emergenza perchè rischiosa per la vita della donna, i pericoli sono decisamente inferiori. Va anche precisato che una gravidanza extrauterina non compromette in toto la fertilità e quindi in futuro si potrà riprovare ad avere un bambino, con buone probabilità di avere successo.

Gravidanza extrauterina: cause e fattori di rischio

La gravidanza extrauterina può essere causata da fattori anche molto differenti, ma esistono dei fattori di rischio che aumentano le probabilità che si verifichi questa condizione:

  • Donne affette da malattia infiammatoria pelvica o da endometriosi;
  • Donne che hanno già subito una gravidanza extrauterina;
  • Donne che si sono sottoposte a fecondazione assistita;
  • Donne che hanno subito precedenti interventi alle tube;
  • Donne di età superiore ai 35 anni;
  • Donne che hanno concepito con spirale intrauterina presente;
  • Fumo di sigaretta.

Sintomi: quali sono e dopo quanto tempo compaiono

Spesso questa condizione non provoca alcun sintomo nella donna e viene diagnosticata durante un normalissimo controllo di routine. Tuttavia, in molti casi si manifestano dei campanelli d’allarme da non sottovalutare e che dovrebbero sempre destare attenzione:

  • Sanguinamento vaginale (solitamente di tipo acquoso e di colore marrone);
  • Dolori addominali;
  • Dolori alla spalla;
  • Dolore o fastidio durante la minzione o l’evacuazione.

Questi sintomi purtroppo non compaiono quasi mai nelle primissime fasi iniziali della gravidanza, ma solo tra la 4 e la 14 settimana.

Come crescono le beta in una gravidanza extrauterina

Test-di-gravidanzaUn altro indice che qualcosa non va potrebbe essere la misurazione delle beta HCG, che durante una normale gravidanza raddoppiano ogni 48 ore. In caso di gravidanza extrauterina invece i livelli di questo ormone crescono più lentamente, ma attenzione: sono comunque rilevati da un classico test di gravidanza. La loro misurazione quotidiana può comunque dare un segnale che qualcosa non va come dovrebbe.

Gravidanza extrauterina: conseguenze

Quando si verifica questa condizione, non ci sono possibilità di salvare l’embrione e quindi di portare a termine la gravidanza. Fortunatamente però al giorno d’oggi i pericoli per la madre sono minimi perchè la diagnosi avviene molto prima di quanto accadeva in passato ed il rischio di emorragie gravi è molto più ridotto.

Una donna che ha subito una gravidanza extrauterina può provare nuovamente a rimanere incinta dopo 3-6 mesi e ha il 50% delle possibilità di avere successo. Anche nel caso di asportazione della tuba è possibile concepire nuovamente tramite fecondazione assistita quindi oggi questa condizione si può dire risolvibile e solo in rari casi compromette la fertilità della donna.