FIVET: tutto quello che c’è da sapere sulla fecondazione in vitro

Fivet

La FIVET (fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione) è la tecnica di fecondazione assistita più utilizzata in caso di problemi di fertilità dovuti all’uomo o alla donna. Prevede l’unione dell’ovulo e dello spermatozoo all’esterno del corpo femminile: in vitro appunto e quindi in una provetta. In questo modo è possibile aumentare le percentuali di successo della fecondazione e una volta che l’ovulo è stato fecondato viene impiantato nell’utero. La fivet è una delle tecniche più comunemente utilizzate perchè ha buone possibilità di successo e non è particolarmente invasiva. Viene però consigliata solo in alcuni casi, perchè se non si riscontrano delle problematiche effettive nell’uomo o nella donna solitamente si procede con tecniche più semplici e con la stimolazione ormonale.

Come vedremo tra poco, la fivet ha dei costi non proprio indifferenti sia nel settore pubblico che nel privato. Le liste d’attesa oggi in Italia sono piuttosto lunghe: nelle cliniche private bisogna aspettare circa un anno per potersi sottoporre a questa tecnica di fecondazione assistita.

FIVET: in quali casi può essere utile

La FIVET viene consigliata qualora gli esami avessero messo in evidenza dei problemi di infertilità nell’uomo o nella donna. Esistono due tipologie di fecondazione in vitro: quella omologa prevede l’utilizzo di entrambi i gameti della coppia mentre quella eterologa prevede l’impiego dello sperma di un donatore.

La FIVET può essere utile per rimanere incinta nei seguenti casi:

  • Donne affette da endometriosi grave;
  • Donne con lesioni alle tube di Falloppio;
  • Numero limitato di ovociti;
  • Fallimento dell’inseminazione artificiale;
  • Cattiva qualità dello sperma del partner;
  • Uomini affetti da malattie genetiche gravi.

FIVET: come funziona nel dettaglio

FIVETLa FIVET prevede diversi passaggi: la stimolazione ovarica, il prelievo degli ovociti, l’inseminazione e la fecondazione in vitro e infine il trasferimento dell’embrione nell’utero della donna.

Stimolazione ovarica

La stimolazione ovarica prevede la somministrazione alla donna di farmaci che hanno lo scopo di stimolare appunto lo sviluppo dei follicoli dai quali uscirà la cellula uovo.

Prelievo degli ovociti

Il prelievo degli ovociti è forse la parte più invasiva della procedura perchè prevede l’inserimento di un ago nella vagina della donna. Tuttavia, non si avverte dolore perchè prima di iniziare questo trattamento vengono somministrati degli analgesici e dei sedativi.

Inseminazione e fecondazione in vitro

Una volta che sono stati prelevati, gli ovociti della donna vengono messi in un apposito contenitore insieme agli spermatozoi del partner o del donatore. In questo modo si forma l’embrione, che deve essere trasferito nell’utero femminile entro 2-3 giorni.

Inserimento dell’embrione nell’utero

Il trasferimento dell’embrione formatosi in vitro nell’utero della donna avviene attraverso l’utilizzo di una siringa. In questo caso la paziente non viene sedata ma si tratta di una procedura poco dolorosa e di breve durata.

Una volta che il trasferimento dell’embrione è stato completato, non rimane che attendere. Le percentuali di successo della FIVET non sono altissime, ma sono diverse le donne che sono riuscite a portare a termine una gravidanza grazie a questa tecnica. Le percentuali di successo oscillano tra il 25 ed il 35% per ogni ciclo e dipendono dalla risposta della donna alla stimolazione ormonale e da altri fattori come l’età.

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