Manovra-di-Kristeller

La manovra di Kristeller è una pratica che viene eseguita in alcuni casi durante il parto, per velocizzare la discesa del bambino e quindi la nascita. Si tratta di una manovra alquanto controversa, che in alcuni Paesi come Spagna ed Inghilterra è addirittura illegale per via dei rischi che può comportare. In Italia la manovra di Kristeller è invece ancora piuttosto diffusa, nonostante sia difficile stabilire la frequenza con la quale viene impiegata perchè nella cartella clinica della paziente viene spesso e volentieri omessa.

Le donne che hanno subito la manovra di Kristeller se ne ricordano molto bene: è una pratica che può provocare dolore o fastidio ed è bene essere consapevoli di cosa si tratta.

Manovra di Kristeller: cos’è e a cosa serve

La Manovra di Kristeller è stata descritta negli anni 60 del 1800 dal ginecologo tedesco Samuel Kristeller, dal quale prende appunto il nome. Questa pratica viene eseguita dall’ostetrica e consiste nell’esercitare una pressione manuale sul fondo uterino della mamma nel momento della contrazione. Lo scopo di tale manovra è quello di ridurre la durata del secondo stadio del travaglio e quindi “aiutare” la gestante a partorire.

Il problema principale della manovra di Kristeller è che non è mai stata codificata a livello scientifico e quindi non esistono degli standard di applicazione. In sostanza questa pratica può risultare molto differente a seconda della forza esercitata da chi la esegue ma anche di altri fattori come la posizione delle mani dell’ostetrica, il volume del liquido amniotico, la posizione del feto e via dicendo.

Quanto è diffusa la manovra di Kristeller in Italia

Come abbiamo detto, la manovra di Kristeller è illegale in alcuni Paesi tra cui Inghilterra e Spagna, proprio perchè non esistono studi ed evidenze scientifiche chiare che ne attestino l’efficacia e la sicurezza. In Italia però questa pratica è ancora piuttosto diffusa e secondo le stime più attendibili viene eseguita di routine nel 50% dei parti naturali.

Rischio di danni alla mamma e al feto

Purtroppo questa manovra non è considerata sicura, proprio perchè la sua applicazione non è stata codificata e quindi ci sono diversi fattori che possono influenzare il rischio di danni, sia alla mamma che al feto.

I danni che può subire la mamma sono i seguenti:

  • Rottura dell’utero;
  • Fratture costali;
  • Lacerazioni di terzo e quarto grado alla vagina;
  • Emorragia post parto;
  • Distacco della placenta.

I danni che invece può subire il bambino sono i seguenti:

  • Tetraplegia;
  • Cecità;
  • Problemi e ritardi neurologici.

Come difendersi dalla manovra di Kristeller

La manovra di Kristeller viene dunque praticata in Italia in moltissimi ospedali e in alcuni casi è ormai diventata una prassi consolidata. Visti i rischi però la madre dovrebbe avere tutto il diritto di rifiutare questa pratica ed è quindi del tutto lecito chiedere al personale dell’ospedale informazioni in merito.

Solitamente dovrebbe essere firmato da parte della madre un consenso firmato, ma come abbiamo visto si tratta di una pratica che passa spesso inosservata perchè non viene inserita nella cartella clinica. Conviene quindi informarsi adeguatamente e capire come la struttura ospedaliera affronti questo problema.