Singhiozzo neonato: cosa fare, come farlo passare e quando preoccuparsi

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Il singhiozzo è un fenomeno piuttosto frequente anche nel neonato e si tratta di un qualcosa di assolutamente innocuo, che non risulta rischioso e che quindi non dovrebbe destare preoccupazioni nei genitori. Quando però vediamo il nostro piccolo che inizia a singhiozzare difficilmente riusciamo a starcene lì a guardarlo, del tutto tranquilli e privi di qualsivoglia apprensione. Un errore che però si rischia di commettere è quello di utilizzare i classici trucchetti che funzionano negli adulti anche nei neonati e non c’è cosa peggiore che si potrebbe fare! Il singhiozzo è un meccanismo del tutto normale, specialmente nei bambini piccoli che non hanno ancora tutte le strutture anatomiche completamente sviluppate. Può capitare spesso ma se gli episodi rimangono comunque limitati e non si tratta di un problema che si presenta con una frequenza preoccupante, la cosa migliore da fare sarebbe non fare nulla!

Singhiozzo neonato: da cosa dipende?

Singhiozzo-neonatoIl singhiozzo nei neonati è causato quasi sempre dal fatto che i bambini tendono ad ingoiare aria durante la poppata, quando piangono, ma anche quando ridono e via dicendo. Si può verificare a qualsiasi età e addirittura in alcuni casi può capitare che la mamma senta il bimbo singhiozzare quando si trova ancora nella sua pancia! Nel neonato, il singhiozzo è dovuto spesso anche al reflusso gastro-esofageo, respnsabile tra l’altro del classico rigurgitino tipico di questa età. Responsabile di tutto ciò è il cardias, che nei neonati non è ancora completamente sviluppato ed efficiente. Parliamo in tutti i casi di un riflesso che non comporta grandi conseguenze, è innocuo e quindi non rischioso. Le occasioni che possono scatenare il singhiozzo nel neonato sono diverse:

  • Dopo la pappa. La voracità dei bambini spesso li spinge ad ingoiare anche molta aria tra una succhiata e l’altra. Il cardias tende a distendersi e va a sollecitare il diaframma, che provoca appunto il singhiozzo;
  • Durante il pianto. Spesso il singhiozzo si presenta dopo una crisi di pianto ed il motivo è sempre lo stesso: il neonato piangendo ingurgita tanta aria.

In molte occasioni i bambini piccoli manifestano il singhiozzo anche dopo una sbalzo di temperatura, ad esempio in seguito al cambio del pannolino o al bagnetto. Le cause non sono ancora state chiarite, ma anche in questo caso non c’è nulla di preoccupante.

Singhiozzo neonato: cosa fare?

Molte mamme si chiedono cosa fare se il neonato ha il singhiozzo, ma questa è una domanda superflua. Trattandosi infatti di un riflesso del tutto fisiologico ed innocuo, non c’è assolutamente nulla da fare: bisogna solo avere pazienza e aspettare che passi da solo (cosa che avviene sempre). Se però il bambino dovesse manifestare fastidio e nervosismo, si può tentare di farglielo passare facendogli bere un cucchiaino di acqua tiepida. Assolutamente vietato invece tentare con uno degli stratagemmi che di solito funzionano negli adulti. I bambini sono delicati e trattenere il fiato o provocare loro uno spavento potrebbe essere traumatico. Molto meglio lasciare che il singhiozzo vada via da sè piuttosto che provare a farlo passare con metodi poco ortodossi e potenzialmente dannosi.