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Fecondazione assistita: quando farla, procedura e prezzi



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Al giorno d’oggi le coppie che ricorrono alla fecondazione assistita sono davvero moltissime, ma l’aspetto positivo è che in molti casi il concepimento va a buon fine. Purtroppo le donne o gli uomini che presentano problemi di infertilità stanno aumentando sempre di più. Quando però arriva la diagnosi e alla coppia viene comunicata l’impossibilità di avere un bambino non significa che sia impossibile coronare il proprio sogno. Grazie alla fecondazione assistita ormai le probabilità di riuscire a portare a termine una gravidanza sono aumentate quindi non vale la pena scartare questa possibilità, anche se il percorso in alcuni casi potrebbe risultare piuttosto lungo e complesso.

Fecondazione assistita: quando farla

Fecondazione-assistitaInnanzitutto è bene precisare che avere un bambino non è sempre facilissimo: molte coppie sono convinte che sia sufficiente smettere di utilizzare precauzioni ma in molti casi la gravidanza non arriva subito. Prima di parlare di infertilità di coppia bisogna innanzitutto avere rapporti completi mirati per almeno 1 anno, dopodichè vale la pena fare tutte le analisi del caso per appurare l’entità del problema. L’infertilità può dipendere dall’uomo, dalla donna o da entrambi. Alcuni esami come lo spermiogramma in ambito maschile devono essere effettuati prima di iniziare a pensare alla fecondazione assistita.

In tutto ciò però bisogna anche tenere conto del fattore tempo: molte donne arrivano ad ipotizzare una fecondazione assistita intorno ai 40 anni. In questi casi non ci si può permettere di aspettare troppo e spesso e volentieri le liste d’attesa del sistema sanitario nazionale sono piuttosto lunghe.

Come avviene la fecondazione assistita: le varie tecniche

Quando parliamo di fecondazione assistita possiamo riferirci a tecniche differenti: a seconda dei casi viene consigliata l’una piuttosto che l’altra ma è sempre bene conoscerle tutte in modo da poter capire a cosa si va incontro. Tutte e 3 le tecniche prevedono dei cicli di stimolazione ormonale della donna.

Inseminazione intrauterina

Qualora gli esami dovessero risultare normali e quindi l’infertilità dipendesse da fattori non noti (ricordiamo che anche lo stress può incidere notevolmente) viene solitamente consigliata la fecondazione assistita di base. La tecnica prevede una stimolazione ormonale leggera, dei monitoraggi ovarici per garantire che i rapporti sessuali siano mirati e l’inseminazione intrauterina con gli spermatozoi prelevati dal partner. Sicuramente questa è la tecnica meno invasiva e meno costosa.

Fivet (fecondazione in vitro)

La fivet, ossia le fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione, è la tecnica più utilizzata e viene consigliata in caso di problemi nell’uomo o nella donna. Prevede la somministrazione di farmaci alla donna per stimolare l’ovaio e la maturazione dei follicoli, quindi il prelievo degli ovociti. In vitro avviene poi l’inseminazione e la fecondazione. Infine, i preembrioni vengono trasferiti nuovamente nell’utero.

ICSI e IMSI: le tecniche più avanzate

ICSI e IMSI sono le tecniche più avanzate, consigliate nei casi di infertilità grave come per esempio una ridottissima presenza di spermatozoi o una loro scarsa mobilità. La ICSI è praticamente identica alla Fivet: l’unica differenza sta nel fatto che in questo caso è il biologo ad identificare lo spermatozoo migliore per la fecondazione, che quindi è guidata.

L’IMSI invece è uguale alla ICSI ma prevede delle strumentazioni e delle tecniche ancora più avanzate per l’identificazione degli spermatozoi migliori.

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