Placenta previa: sintomi e linee guida

Placenta-previa

Si parla di placenta previa quando la placenta, anzichè impiantarsi e posizionarsi nella parte superiore dell’utero si va a collocare in basso, coprendo in alcuni casi l’orifizio che conduce al collo uterino. Si tratta di una condizione medica molto pericolosa, che richiede un trattamento immediato e delle misure preventive sia per la mamma che per il feto. Va tuttavia precisato che esistono diverse tipologie di placenta previa e che in alcune circostanze si può partorire senza problemi anche in presenza di questo tipo di disturbo. Quasi sempre se ad una donna viene diagnosticata la placenta previa viene programmato un parto cesareo in modo da garantire la massima sicurezza sia alla mamma che al bambino.

Il problema è che non si tratta di un disturbo evidente sin da subito: la placenta previa viene solitamente diagnosticata nel secondo trimestre di gravidanza in seguito all’ecografia morfologica.

Classificazione: previa marginale o centrale

Placenta-previaCome abbiamo accennato, esistono due differenti tipologie di placenta previa e l’una è decisamente più grave e pericolosa rispetto all’altra.

Placenta previa marginale

Se la placenta è previa marginale significa che non copre completamente l’orifizio che conduce al collo dell’utero e si tratta di una situazione meno pericolosa. In questi casi è possibile anche effettuare un parto naturale ed i rischi sono ridotti.

Placenta previa centrale

In caso di placenta che è previa centrale, significa che l’orifizio che conduce al collo dell’utero è completamente coperto e si tratta di una situazione molto più grave perchè può degenerare in emorragie abbondanti e rischiose sia per la mamma che per il feto. In tal caso si ricorre sempre ad un parto cesareo programmato ed è importante essere pronti per intervenire in caso di sanguinamenti eccessivi.

I sintomi della placenta previa

Le donne che hanno la placenta nella parte inferiore dell’utero se ne accorgono per via del sanguinamento vaginale, che si verifica nella stragrande maggioranza dei casi. Qualora la placenta fosse previa marginale si verifica qualche perdita ematica, qualora invece fosse previa centrale potrebbero verificarsi delle vere e proprie emorragie.

Cosa fare se la placenta è previa

Come abbiamo visto, le donne che scoprono di trovarsi in questa condizione possono partorire e in alcuni casi è possibile portare a termine una gravidanza normale. Tutto dipende dalla gravità della situazione e dalla posizione specifica della placenta, ma non è da escludere a priori il parto naturale. E’ tuttavia importante rimanere a riposo il più possibile, evitando sforzi che potrebbero peggiorare la situazione e anche i rapporti sessuali.

Si tratta di una condizione che richiede una certa attenzione e che non deve mai essere sottovalutata. I rischi per la madre e per il feto sono effettivi e non bisogna mai fare l’errore di non considerarli. Alle donne che soffrono di placenta previa centrale viene spesso consigliato di rivolgersi ad un centro specializzato, che sia in grado di effettuare dei controlli mirati e ravvicinati nel tempo. Monitorare la situazione è l’unica cosa che si può fare.

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